Qualità dell’aria negli ambienti indoor

Un’attenta attività di prevenzione riduce drasticamente il rischio di problemi respiratori agli utenti

Soluzioni maggiormente coerenti e performanti

Dotazione delle tecnologie più innovative

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha permesso di innovare le strategie volte alla gestione dell’igienicità dei dispositivi di climatizzazione. In tal senso la nostra realtà aziendale ha operato una serie di percorsi dedicati ad aggiornare la propria competenza professionale, ad individuare le soluzioni maggiormente coerenti e performanti dotandosi altresì delle tecnologie più innovative.

Con il termine inquinamento si considera tutto ciò che è nocivo per la vita o altera in maniera significativa le caratteristiche fisico/chimiche di acqua, suolo o aria.
Si tratta di una forma di contaminazione dell'aria, delle acque e del suolo con sostanze e materiali dannosi per l'ambiente e per la salute degli esseri umani, capaci di interferire con i naturali meccanismi di funzionamento degli ecosistemi o di compromettere la qualità della vita.
Una sua suddivisione può essere determinata in base all’agente inquinante, che può essere di tipo: chimico, biologico o fisico.
Studi riguardanti lo stile di vita dei cittadini affermano che le persone, durante una giornata, trascorrono la maggior parte del tempo (90%) in ambienti indoor.
Con il termine “ambienti indoor” si intendono quegli ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali (per quelli industriali vige una specifica normativa), ed in particolare, quelli adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto.
Secondo tale criterio, l’ambiente indoor comprende: abitazioni, uffici pubblici e privati, strutture comunitarie (ospedali, scuole, caserme, alberghi, banche, etc.), locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, ristoranti, negozi, strutture sportive, etc.) mezzi di trasporto pubblici/privati (auto, treno, aereo, nave, etc.).
I livelli di concentrazione che gli inquinanti raggiungono all’interno degli edifici generalmente sono uguali o superiori a quelli dell’aria esterna e soprattutto le esposizioni indoor sono maggiori di quelle outdoor, a causa del maggior tempo trascorso negli ambienti confinati.

Ricordiamo che il rischio è sia per gli ospiti sia per gli operatori di contrarre patologie infettive correlate alle presenze microbiologiche e fungine.
E’ evidente quindi che la gestione igienica degli impianti aeraulici che producono il flusso aereo rappresenta un elemento cruciale di svolta verso la sicurezza correlata con i rischi microbiologici.


Il raggiungimento di un adeguato standard di sicurezza viene contemplato dal Decreto Legislativo n° 81/2008 per quanto concerne la sicurezza dei dipendenti.
 


Un elenco più specifico dei contaminanti che e possibile trovare dispersi nell’aria degli ambienti indoor e presentato di seguito:

Microbiologici:

  • Virus
  • Batteri
  • Funghi
  • Protozoi
  • Allergeni/pollini

Chimici:

  • Particolato aerodisperso (PM)
  • Ossido di carbonio (COX)
  • Ossido di azoto (NOX)
  • Ossido di zolfo (SOX)
  • Ozono (O3)
  • Composti organici volatili (COV)
  • Benzeni
  • Idrocarburi aromatici policiclici (IPA)
  • Aldeidi, es. formaldeide (CH2O)
  • Alcoli
  • Esteri

Fisici

  • Radon (222Rn)

Esempio di intervento da noi realizzato presso Istituto Scolastico a Palazzolo s/o (BS) per la pulizia e sanificazione di ventilconvettori

Prima

Dopo

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EFFETTI SULLA SALUTE DELLE POLVERE SOTTILI

Le polveri sottili (PM10/2,5/1) raggiungono i polmoni, poiché l’effetto di filtrazione dell’area naso-faringea non è sufficiente per le particelle sottili con diametro inferiore a 10 micrometri. Più piccole sono le particelle, più a fondo riescono a penetrare e raggiungere gli alveoli polmonari, il circuito sanguigno e le cellule creando nel caso delle particelle ultrasottili (inferiori a 2,5 micrometri) danni anche alla struttura del dna. La tabella sottostante indica gli effetti delle polvere sottili, la gravità di tali effetti aumenta proporzionalmente con il tempo trascorso nei luoghi indoor contaminati.

Tabella indicati i valori misurati di polvere sottili ed effetti sulla salute
Valore polveri sottili (PM10/2,5/1) Corrispondenza alla quantità di particelle/l d'aria Effetti sulla salute
0 μg/m3 fino a 9,9 μg/m3 0-30,000 Secondo le Linee guida dell'OMS questo è il livello limite di PM10 e PM2,5 per rientrare nei parametri accettabili in riferimento alla salute umana non correlabili con malattie cardiache e tumorali.
10,0 μg/m3 fino a 19,9 μg/m3 30.001 - 60.000 In caso di esposizione prolungata possono verificarsi episodi di tosse e sintomi di asma; aumento dei rischi delle malattie cardiache e tumorali.
20,0 μg/m3 fino a 34,9 μg/m3 60.001 - 105.000 In caso di esposizione prolungata possono verificarsi episodi di irritazioni alle vie respiratorie, episodi di tosse e emicrania; aumento del 15% di rischi correlati malattie cardiache e tumorali.
35,0 μg/m3 105.001 in su Con il progressivo aumento dei valori di polveri sottili si ampliano i danni al corpo umano: necrosi delle cellule epatiche; distruzione della mucosa nasale e produzione di muco nei bronchi; danneggiamento delle membrane cellulare, induzione di fibrosi polmonare che impediscono gli scambi di ossigeno; "SBS Sick Building Syndrome (Sindrome dell'edificio malato) - tosse, emicrania, sintomi allergici; asma cronica; allergie croniche; intossicazioni acute; tumori e cancro.

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